Dati economici del gestore della rete
Il gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale (RFI) ha registrato nel 2020 volumi di produzione pari a circa 298,4 milioni di treni-km, con un decremento di circa il -19,5% rispetto al 2019. Di seguito, si riporta la ripartizione della produzione in treni-km del 2020 tra i diversi servizi ferroviari (ossia i c.d. “segmenti di mercato”) resi sull’infrastruttura ferroviaria nazionale.
Tali segmenti di mercato sono così suddivisi:
• Open access Premium, servizi a mercato tra cui quelli resi sulla rete AV;
• Open access Basic, servizi a mercato diversi da quelli Premium;
• Open access Internazionali, servizi pax a mercato con superamento dei confini nazionali;
• OSP LP, servizi a lunga percorrenza con obblighi di servizio pubblico (c.d. servizio universale);
• OSP REG, servizi regionali con obblighi di servizi pubblico;
• Merci, traffico cargo;
• Tecnici, corse di prova ed invii a vuoto (non commerciali).
Il segmento con obblighi di servizio pubblico regionale rappresenta, come per il 2019, la produzione principale di RFI in termini di treni-km (pari al 56,8%), a cui si aggiungono – principalmente – il segmento OA Premium (15,6%) e quello Merci (14,8%).
Dalla ripartizione dei ricavi da pedaggio del gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, RFI, per segmento di mercato risulta che circa il 56,7% di questa fonte di introiti è attribuibile a servizi con OSP, mentre più del 30% a servizi di tipo open access.
I ricavi operativi di RFI nel 2020 sono diminuiti del 10,2%, mentre i costi operativi del 5,9%. Nel periodo precedente dal 2010 al 2019 i ricavi operativi erano invece aumentati del 7,5% a fronte dello 0,1% di aumento dei costi operativi.
Si nota che anche nel primo anno di emergenza sanitaria RFI consegue utili d’esercizio, per un valore di 38 milioni di euro.