La rete autostradale
L’estensione della rete italiana dei trafori e delle autostrade in esercizio, che include sia tratte a pedaggio sia tratte non a pedaggio, è pari a 7.393 km.
Come raffigurato nella mappa presentata nei report sopra riportati, la rete, gestita da una pluralità di concessionarie, indicate con differenti colorazioni, si estende per tutta la penisola e insiste anche sulla Sicilia, mentre la Sardegna è priva di dotazione autostradale; inoltre, certamente anche in conseguenza della conformazione orografica italiana, la rete risulta di maggiore densità nel nord del Paese.
La rete autostradale gestita da ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali) non è a pedaggio, ed è in gran parte localizzata nel centro-sud dell’Italia. Tale rete ha un’estensione rilevante, pari a poco meno della metà della rete gestita da Autostrade per l’Italia.
Ad esclusione della rete gestita da ANAS, le autostrade italiane sono per la maggior parte a pagamento: si tratta di 6.006 km di rete e circa 26 km di trafori, vale a dire circal’82% del totale.
Il pedaggio dei trafori non è regolato dall’Autorità, in quanto determinato sulla base di accordi internazionali.
Sia ANAS che i gestori dei trafori sono tuttavia sottoposti alla regolazione ART in relazione:
- al contenuto minimo degli specifici diritti che gli utenti possono esigere nei confronti dei concessionari autostradali e dei gestori delle aree di servizio delle reti autostradali;
- alla definizione degli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali (c.d. subconcessioni).
Per quanto riguarda la rete autostradale a pedaggio, essa è attualmente gestita da 23 società concessionarie, che gestiscono la rete sulla base di 26 concessioni.
La ripartizione della rete a pedaggio tra le numerose società concessionarie risulta altamente disomogenea: quasi il 48% della rete a pedaggio (2.855 km circa) è gestita da ASPI (Autostrade per l’Italia), mentre la seconda impresa per rete gestita è Autostrada del Brennero (con 314 km, pari al 5,2% del totale e a poco più di 1/10della rete gestita da ASPI).
Oltre ad Autostrada del Brennero, solo altre cinque imprese gestiscono una percentuale di rete superiore al 4% del totale, mentre sette imprese gestiscono meno dell’1% della rete, con Tangenziale di Napoli S.p.A. che ha in concessione la tratta più corta, pari a 20 km.
Traffico e tariffe
Con riguardo alle autostrade a pedaggio1 regolate da ART, la tariffa unitaria pagata dagli utenti per ogni km percorso differisce in relazione alla tipologia di veicolo2 (leggero o pesante). Circa tre quarti del traffico, misurato in veicoli-km, è composto da traffico leggero.
I dati presentati nei report di cui sopra mostrano l’evoluzione del traffico nelle autostrade a pedaggio Italiane, evidenziando una sostanziale stabilità nel decennio che ha preceduto l’emergenza pandemica, con particolare riferimento ai veicoli pesanti.
Un ulteriore elemento su cui si basa la differenziazione della tariffa unitaria è rappresentato dalla diversa classe di appartenenza della tratta (“di pianura” o “di montagna”); la ripartizione della rete nelle due classi evidenzia una elevata variabilità della distribuzione tra le diverse concessionarie autostradali.
I parametri di modulazione descritti determinano un’elevata variabilità della tariffa pagata, che risulta molto differenziata anche all’interno del medesimo gestore.
Il prodotto tra la tariffa unitaria e i km percorsi determina i ricavi da pedaggio, che costituiscono la principale voce di entrata per le società concessionarie.
I dati presentati nei report di cui sopra mostrano l’evoluzione del traffico nelle autostrade a pedaggio Italiane, evidenziando una sostanziale stabilità nel tempo, ad eccezione del periodo caratterizzate dall’emergenza pandemica da Covid-19.
Le attività tipiche del concessionario sono quelle attinenti alla progettazione, costruzione, gestione (ivi compresa la riscossione), nonché alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle tratte autostradali destinate alla circolazione dei veicoli che risultano oggetto della concessione.
Relativamente ai livelli di qualità dei servizi erogati, nelle more dell’entrata in vigore del sistema tariffario ART e della definizione di nuovi indicatori, i concessionari sono valutati dal concedente, relativamente ai livelli di qualità dei servizi erogati, sulla base dello stato strutturale delle pavimentazioni, misurato tramite l’indicatore IPAV, che tiene conto dell’aderenza e regolarità del manto stradale, e tramite l’indicatore di sicurezza IS, che tiene conto del numero degli incidenti rilevati e del volume di traffico.
Note
1 Il pedaggio, inteso come la tariffa corrisposta dall’utente al concessionario per l’utilizzo dell’autostrada, è generalmente determinato dalla moltiplicazione della tariffa unitaria per i km percorsi dal veicolo. Tuttavia, in alcune tratte autostradali definite “sistemi aperti”, la percorrenza in km è definita forfettariamente, sulla base di lunghezze predefinite stabilite con l’approvazione del concedente, ossia il MIT (o CAL S.p.A., nel caso di TE, APL e BBM), senza che si renda necessario da parte dell’utente il ritiro del biglietto atto a stabilire il percorso effettivo dell’utente.
2 Vi sono 5 classi di veicoli, definite sulla base di elementi fisicamente misurabili quali la sagoma – cioè l’altezza del veicolo sulla perpendicolare dell’asse anteriore – per i veicoli a 2 assi (classi A, B), e il numero degli assi, per i veicoli o convogli con più di due assi (classi 3, 4, 5).